I costi sostenuti per la produzione di capi d’abbigliamento destinati alla cessione gratuita a Vip si qualificano come spese di rappresentanza e non come spese di pubblicità, mancando una diretta aspettativa di ritorno commerciale conseguente a detta cessione. Il criterio discretivo tra spese di rappresentanza e spese di pubblicità risiede quindi nella diversità, anche strategica, degli obiettivi perseguiti.
Sommario: 1. Massima – 2. Il caso – 3. La questione – 4. Le soluzioni giuridiche – 5. Osservazioni
L’articolo è stato pubblicato su “ilTributario – Ed. Giuffrè“.